Insilare è un'arte: i batteri lattici per insilati Cima Breeding

Le sole tecniche di insilamento non apportano la qualità foraggera garantita dai batteri lattici per insilati

L’inverno che finalmente sta lasciando le nostre terre quest’anno ha avuto un andamento decisamente anomalo.
Partito in ritardo, su colture seminate già ben stabilizzate, ha avuto nel mese di marzo diverse code, che hanno ritardato la ripartenza e il lancio verso la primavera.
Le colture destinate ai raccolti primaverili avranno con ogni probabilità bisogno di aiuto: i batteri lattici per insilati saranno un valido supporto al miglioramento delle fermentazioni di substrati non ottimali.
L’offerta Cima Breeding avrà quest’anno una forte espansione, grazie al consolidamento della collaborazione commerciale con un partner eccezionale nel settore dei batteri lattici per insilati. Il nome Chr. Hansen dice molto, in questo ambito, e il fatto che questa azienda leader multinazionale abbia scelto il nostro team per il mercato italiano dice il resto.
Le colture trinciate in primavera negli ultimi anni riguardano tipicamente l’utilizzo come biomassa per produzione energetica. È importante ricordare che i batteri lattici per insilati trinciati con questa destinazione sono realizzati con miscele specifiche di ceppi batterici.
C’è tempo per i preparativi, dunque, e per scegliere nel catalogo Chr. Hansen il prodotto giusto è sufficiente predisporsi per tempo a un colloquio informativo con i tecnici e i commerciali Cima Breeding che visitano regolarmente le aziende di allevatori e produttori di energia. I batteri lattici per insilati sono di numerose specie, ed è necessario applicare sulle proprie colture la miscela ideale per ottenere il massimo dall’approvvigionamento foraggero aziendale.


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